Factory Girl

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Darth Marty
view post Posted on 22/1/2007, 21:48     +1   -1




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Genere: Drama
Cast: Sienna Miller, Guy Pearce, Hayden Christensen, Jimmy Fallon
Sceneggiatura: Captain Mauzner
Regista: George Hickenlooper

Trama:

La storia di Edie Sedgwick, che diventò musa del leggendario Andy Warhol e icona del movimento pop artistico della metà degli anni 60 all'interno del moderno "salotto" creato da Wahrol, la "Factory".

*************

ATTENZIONE!! CONTIENE SPOILER!!!

Dalle stelle alla polvere.
Nessuna frase si adatta meglio alla triste evoluzione della ricca e fragile ereditiera Edie Sedgwick, esponente della "socialite" americana che decide di lasciare Cambridge per trasferirsi a New York. La New York degli anni sessanta, i sixties culla della sottocultura underground che aveva innalzato a suo massimo mentore il figlio di emigrati slovacchi Andrew Warhola, al secolo Andy Warhol, e i suoi barattoli a fianco alle serigrafie monocromatiche di Marylin. Edie viene catapultata nella Factory da un amico, poi suo agente, Chuck Wein dopo l'incontro con Warhol in persona, che resta affascinato da lei: emblematica in questo senso una dichiarazione di Warhol stesso, che apre il film "One person in the '60s fascinated me more than anybody I had ever know. The fascination I experienced was probably very close to a certain kind of love"
E' interessante come il film ci mostri quanto i due fossero interdipendenti, fossero strettamente legati l'uno all'altra: Warhol non fa niente senza Edie, la rende una star di quel mondo argentato (Il silver screen cantato da David Bowie in Life on Mars); Edie è sempre al fianco di Warhol. Andy pone Edie al centro della Factory, insieme formano una coppia e a nessuno dei due sembra interessare il tipo di immagine che mostrano. Per quanto Warhol ci è dipinto come omosessuale, si parlò di una relazione con la Sedgwick (ergo a questo punto, bisessuale): in una scena del film (preludio a un'altra molto più significativa) Warhol la porta a pranzo dalla madre. Allo stesso modo, poco tempo prima, Edie e Andy erano stati fuori a cena con i genitori di lei. Entrambi quasi speculari l'uno all'altra: è nel momento di maggior successo che Edie passa da una lunga chioma bruna al caschetto biondo che l'ha resa celebre, ma che è anche l'elemento iconografico classico dell'artista.
Edie e Andy, sempre insieme.
Poi lei, durante una festa alla Factory, rincontra Syd, vecchio amico di Cambridge che la porta via per farle conoscere qualcuno.
Tramite le parole della ragazza, che narrano gli eventi a distanza di anni (il film è narrato da Edie che racconta la sua vita all'analista della casa di cura dove è ricoverata), si rivive quell'incontro. Per sua stessa ammissione "era la prima volta che lasciavo Andy"... e conosce questo musicista, che era "diverso". Si colpiscono, l'immagine rallenta. E' un gioco di sguardi tra i due. E al loro secondoo incontro Edie ricorda "Si, era diverso. Era tutto quello che Andy non era".
Il contrasto tra il "Folk singer" (come identificano i credits finali, sic!) e la figura di Warhol è un punto costante nel proseguire del film... "It's different" è i leit motiv del loro incontro, che segnerà profondamente la vita della ragazza. Perchè Warhol si sente tradito, e in più viene umiliato dallo stesso musicista durante uno screen test alla Factory. E' il punto di rottura tra Edie e tutto il resto di quel mondo che il Folk singer aveva cercato di farle comprendere (Wanna live in a movie? le chiede, Open your eyes, you know? Take a look at the world around you ok? )
E' il punto di rottura tra lei e Warhol, che lentamente la isolerà soppiantandola con starlette più o meno scialbe, mai comparabili al glamour da Edie emanato fino all'incontro con Nico (che diverrà la lead singer dei Velvet Underground insieme a Lou Reed e John Cale). E' il punto di rottura anche con il musicista, separazione che definirà come "Il più grande errore della sua vita". Perchè lui aveva capito, e lei invece, spaventata, non poteva odiare Warhol nonostante la sfruttasse (Books about a working girl and a writer, an artist, you see, the artist steals the girls stories, makes a uh fortune the girl doesn't get anything, Baby, your friend is a bloodsucker, you know that?)
E', di conseguenza, una discesa negli inferi, senza denaro e nella spirale della droga a cui era stata iniziata nella Factory e supportata dagli psicofarmaci da lei assunti e dall'alcool. Nessuno si cura più di lei, gli stessi amici, lo stesso Warhol. Solo Syd si preoccupa dell'amica, ormai l'ombra di sè stessa. Che lascia New York e finisce a Santa Barbara in una clinica, finalmente serena. O almeno in apparenza. Poichè nel 1971 muore per intossicazione di barbiturici a soli 28 anni.
Ricostruire gli anni sessanta in un film di un'ora e mezzo non è di certo facile, ma Hickenlooper svolge un lavoro più che dignitoso nelle ambientazioni e nelle caratterizzazioni. Guy Pearce è un Warhol ineccepibile, nei manierismi, nel modo di parlare. Stesso discorso per Hayden Christensen, il cui "Folk Singer" è senza ombra di dubbio il Bob Dylan di prima maniera, dei "tempi che stavano cambiando" e della protesta contro il Vietnam insieme a Joan Baez. E' Dylan nei movimenti, nel modo di parlare e di muoversi. Ed è l'unico che vede al di la' della patina dorata di Warhol e che tenta di portare via Edie da quel mondo... Edi al quale teneva, al quale voleva bene. Edie che ha una crisi di nervi quando scopre che lui si è sposato scagliandosi contro Warhol, accusandolo di averla distrutta. E quindi mi vorrei soffermare su Sienna Miller.
"Casanova", "The Pusher" e benchèmeno "Alfie" le hanno mai reso giustizia. Da sola regge la maggior parte del film (seppur nulla ho da togliere alla bravura degli altri), mostra la fragilità di questo personaggio, le varie sfumature e sfaccettature. Di una ragazza che brucia di vita, segnata dalla morte di due fratelli, di un padre (soprannominato Fuzzy) che ha per lei attenzioni particolari (Warhol le chiede chi fosse stato il primo uomo che aveva baciato, e lei risponde Fuzzy...), dai ricoveri negli ospedali psichiatrici, dall'ascesa alla caduta.
Insomma, Sienna sa anche recitare, nonostante tutto.
Forse impreciso e frettoloso in alcuni punti, non saprei se definire tali pecche temporanee visto che la versione che ho è quella dell'exclusive run di Los Angeles.
Comunque, i sixties sono tornati.


Voto 9

Reinserita locandina

Edited by leonessa78 - 2/12/2014, 10:49
 
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view post Posted on 22/1/2007, 23:54     +1   -1
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Azzie ;)
 
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Darth Marty
view post Posted on 23/1/2007, 13:49     +1   -1




prego ^^
 
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icon12  view post Posted on 3/2/2007, 01:44     +1   -1
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Silvietta - Scrittrice, Blogger, Attivista Climatica

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come già ti avevo detto privatamente trovo davvero questo tuo commento ben fatto, che mi rende fiduciosa della reale bontà di questa pellicola :love32.gif: , mi sa che me la scarico pure io ;) ..

Ah a questo link trovate un assurdo articolo del tgcom sulla pellicola, di cui tra l'altro ha anche parlato ieri il tg5..ovviamente solo per gossip :wacko:

http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/ar...olo346903.shtml
 
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Darth Marty
view post Posted on 10/5/2007, 13:45     +1   -1




Se qualcuno fosse interessato a sapere qualcosa in più su Warhol e i Velvet Underground, su Vanity Fair di questa settimana (Claudia Schiffer in copertina) c'è un bellissimo servizio.
 
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view post Posted on 5/10/2007, 14:08     +1   -1
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Io non sono molto brava a fare commenti e di solito quando li faccio si basano molto sulle emozioni che la pellicola e le performance degli attori mi hanno dato.

Detto questo.... ho finalmente visto FACTORY GIRL e credo proprio che sia il famoso dvd unrated, non ne sono sicurissima perchè è stato mio fratello a scaricarmelo, ma considerando che il personaggio di Hayden è presente molto più di mezz'ora e che il film è durato due ore invece che un'ora e mezza, credo sia il dvd.


ATTENZIONE NELLA RECENSIONE SOTTO CI SONO DETTAGLI RIVELATORI DELA TRAMA, LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO:


La parobola ascendente e discente di Edie Sedgwick è raccontata con grande rispetto e persino sobrietà, malgrado non ci venga assolutamente risparmiato niente.
Edie( una bravissima e sorprendente Sienna Miller niente da dire, che in qualche modo interpreta se stessa, come lei ha ammesso) era una ragazza piena di sogni, vitale, intelligente ma un pò troppo ingenua, appena uscita da Cambridge arriva a New Yok con un amico( credo fosse un amico cercate di capirmi: vedere il film in lingua con tutti i loro strambi accenti) e fa di tutto per farsi notare dal suo mito, il genio( come lo definisce lei, ma io non sono d'accordo) Andy Warhol e ci riesce diventando in breve la sua musa, la più glamorous, la superstar!
Entriamo direttamente nel mondo di Andy, la sua Factory e scopriamo quest'uomo dai mille volte, terribilmente eccentrico( un grandissimo Guy Pearce), forse un pò timido che chiede alla sua Edie "che ne pensi della Factory?" e lei in estasi dice che la ama, che è piena di gente fantastica.
Molti considerano Warhol un precursore: si certo dei reality, i suoi cosidetti film non sono altro che reality nel senso peggiore del termine.
Andy ha amato Edie? Probabilmente si, in una maniera contorta, ma l'ha amata, ma ne è era terribilmente geloso, lei era sua, e di nessun altro, finisce per isolarla lentamente dalla sua famiglia, dai suoi amici, per far si che la Factory diventi tutto ciò che ha e purtroppo ci riesce.
L'amico di Edie( perdonatemi ma non ho ancora capito come si chiama) si accorge di quello che sta avvenendo e la porta via da una festa, per fargli conoscere qualcuno di diverso, qualcuno che è famoso, ma non è assuefatto alla droga, qualcuno che la consideri una persona, e usa le sue canzoni per lanciare messaggi. E quel qualcuno( inutile prenderci in giro) è Bob Dylan, interpretato in maniera incredibile da Hayden Christensen, se qualcuno ha ancora dei dubbi sul suo talento, beh vedetelo qui: il modo in cui modula la voce per farla diventare quella di Dylan, lo sguardo che passa dall'essere triste alla maliziosità di quando si diverte a massacrare Warhol. I suo tic che denotano la sua grande timidezza, lo vediamo pochissimo senza occhiali eppure riesce a far parlare anche gli occhiali: è emblematico nel finale quando scopre che la sua Edie è sprofondata, i suoi occhiali pare che stiano piangendo, vorrebbe andare da lei ma non lo fa. Affascinante e sensuale non solo nella magnifica scena d'amore( dolcissima e per nulla volgare), ma soprattutto quando suona l'armonica e osserva con la sua coda nell'occhio la sua Edie. E' veramente troppo bravo.
E qui a questo punto qualcuno mi chiederà: Dylan è colpevole del suicidio di Edie? Dopotutto ci hanno frantumato un pochetto le scatole con sta storia... e la risposta è no.
Non è colpevole, la colpa è assolutamente di Warhol su questo non ci piove, lui ha deciso di distruggerla perchè lei ha osato prima innamorarsi di un altro e poi non solo portare questo altro nella sua Factory, ma permettergli di umiliarlo davanti a tutti: chi odia Warhol godrà un casino nel vedere come Dylan lo demolisce facendolo sembrare una nullità.
Ma c'è... un ma... Dylan non ha spinto Edie al suicidio è vero, ma poteva e doveva portarla via da Warhol, lui aveva capito che razza di persona era, capisco che sarà rimasto male quando lei ha detto di no alla sua implorazione "vieni via con me, lui non è tuo amico, ti usa."
Ma doveva tornare e io penso che il vero Dylan( se la storia è quella raccontata nel film) forse non vuole sentire molto parlare di questo film perchè si sente in colpa, anche se credo che in fondo sia felice che sia uscito perchè finalmente Edie in qualche modo ha avuto giustizia.
E a tal proposito non capirò mai le rimostranze di Lou Reed( che sosteneva di aver letto lo script): la pellicola non è assolutamente offensiva, anzi Edie viene descritta come un angelo bellissimo, intelligente ma troppo ingenuo e fragile.

In conclusione davvero un magnifico film che ci mostra un perfetto spaccato degli anni sessanta anche grazie a delle musiche azzeccatissime.

Voto ****
 
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view post Posted on 5/10/2007, 14:17     +1   -1
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Grazie Silvì! ;)
 
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Darth Marty
view post Posted on 8/10/2007, 18:23     +1   -1




23 novembre Factory girl!! 23 novembre Factory girl

http://www.moviemax.it/scheda_film.php?i=29

però che ca**o, hanno aspettato un anno e mo' me lo fanno uscire quando io sono in Canada?? Bastardi...
 
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view post Posted on 8/10/2007, 20:07     +1   -1
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Silvietta - Scrittrice, Blogger, Attivista Climatica

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dai marti magari in quel periodo esce anche in Canada!
 
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view post Posted on 14/12/2007, 22:48     +1   -1
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allora ho visto stò film giusto x Marty e poi perchè l'avevo promesso che l'avrei visto....non è il mio genere xtanto non sò come commentare credo sia un film troppo impegnato almeno x me....una cosa che non ho capito nel cast c'era scritto Kate Olsen(quella delle gemelle)ma dov'era?io non l'ho mica riconosciuta...
 
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Darth Marty
view post Posted on 14/12/2007, 23:58     +1   -1




GRANDE LEOOOO!!!!
SEI - UNA - GRANDE!!!!


Detto questo, ti spiego: Kate Olsen c'è nel film, ma fa proprio una particina nel film che nell'edizione finale è stata anche tagliata. E' quando Wharol fa' la mostra e arriva 'Billy' a parlare con Edie.

Se ti interessa, eccola qui
http://youtube.com/watch?v=5b7BVJYBjIk

Come premio avrai tra breve molte fotine del Canada e di NY :P
 
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view post Posted on 15/12/2007, 07:19     +1   -1
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ahahah.....grazie...
ah ecco ora lì nel video di you tube l'ho subita riconosciuta...dicevo io che non la vedevo...cmq pensavo che facesse una parte +rilevante...anche se forse vederla lì fà abb ridere cioè non mi pare il suo habitat di ruolo
 
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view post Posted on 17/3/2008, 22:22     +1   -1
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Ho afittato il dvd e ho visto il film, e dopo averlo visto son contento di non ever sprecato 4,90 euro per il biglietto del cinema.
Un film di 80 minuti che a me son sembrato 4 ore e questo gia dovrebbe darvi l'idea di cosa mi ha trasmesso, solo noia. La prima mezz'ora poi era veramente insostenibile ci son stati molti momenti in cui stavo per togliere via il dvd, noioso e senza costrutto. Poi diciamo che migliora un pò, trovo però il film molto superficiale, anzi per come vengono trattati tutti i temi, dargli del superficiale è essere perfino troppo buoni.
Voto 3
 
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