Genere: Drama
Cast: Sienna Miller, Guy Pearce, Hayden Christensen, Jimmy Fallon
Sceneggiatura: Captain Mauzner
Regista: George Hickenlooper
Trama:
La storia di Edie Sedgwick, che diventò musa del leggendario Andy Warhol e icona del movimento pop artistico della metà degli anni 60 all'interno del moderno "salotto" creato da Wahrol, la "Factory".
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ATTENZIONE!! CONTIENE SPOILER!!!Dalle stelle alla polvere.
Nessuna frase si adatta meglio alla triste evoluzione della ricca e fragile ereditiera Edie Sedgwick, esponente della "socialite" americana che decide di lasciare Cambridge per trasferirsi a New York. La New York degli anni sessanta, i sixties culla della sottocultura underground che aveva innalzato a suo massimo mentore il figlio di emigrati slovacchi Andrew Warhola, al secolo Andy Warhol, e i suoi barattoli a fianco alle serigrafie monocromatiche di Marylin. Edie viene catapultata nella Factory da un amico, poi suo agente, Chuck Wein dopo l'incontro con Warhol in persona, che resta affascinato da lei: emblematica in questo senso una dichiarazione di Warhol stesso, che apre il film "One person in the '60s fascinated me more than anybody I had ever know. The fascination I experienced was probably very close to a certain kind of love"
E' interessante come il film ci mostri quanto i due fossero interdipendenti, fossero strettamente legati l'uno all'altra: Warhol non fa niente senza Edie, la rende una star di quel mondo argentato (Il silver screen cantato da David Bowie in
Life on Mars); Edie è sempre al fianco di Warhol. Andy pone Edie al centro della Factory, insieme formano una coppia e a nessuno dei due sembra interessare il tipo di immagine che mostrano. Per quanto Warhol ci è dipinto come omosessuale, si parlò di una relazione con la Sedgwick (ergo a questo punto, bisessuale): in una scena del film (preludio a un'altra molto più significativa) Warhol la porta a pranzo dalla madre. Allo stesso modo, poco tempo prima, Edie e Andy erano stati fuori a cena con i genitori di lei. Entrambi quasi speculari l'uno all'altra: è nel momento di maggior successo che Edie passa da una lunga chioma bruna al caschetto biondo che l'ha resa celebre, ma che è anche l'elemento iconografico classico dell'artista.
Edie e Andy, sempre insieme.
Poi lei, durante una festa alla Factory, rincontra Syd, vecchio amico di Cambridge che la porta via per farle conoscere qualcuno.
Tramite le parole della ragazza, che narrano gli eventi a distanza di anni (il film è narrato da Edie che racconta la sua vita all'analista della casa di cura dove è ricoverata), si rivive quell'incontro. Per sua stessa ammissione "era la prima volta che lasciavo Andy"... e conosce questo musicista, che era "diverso". Si colpiscono, l'immagine rallenta. E' un gioco di sguardi tra i due. E al loro secondoo incontro Edie ricorda "Si, era diverso. Era tutto quello che Andy non era".
Il contrasto tra il "Folk singer" (come identificano i credits finali, sic!) e la figura di Warhol è un punto costante nel proseguire del film... "It's different" è i leit motiv del loro incontro, che segnerà profondamente la vita della ragazza. Perchè Warhol si sente tradito, e in più viene umiliato dallo stesso musicista durante uno screen test alla Factory. E' il punto di rottura tra Edie e tutto il resto di quel mondo che il Folk singer aveva cercato di farle comprendere (
Wanna live in a movie? le chiede,
Open your eyes, you know? Take a look at the world around you ok? )
E' il punto di rottura tra lei e Warhol, che lentamente la isolerà soppiantandola con starlette più o meno scialbe, mai comparabili al glamour da Edie emanato fino all'incontro con Nico (che diverrà la lead singer dei Velvet Underground insieme a Lou Reed e John Cale). E' il punto di rottura anche con il musicista, separazione che definirà come "Il più grande errore della sua vita". Perchè lui aveva capito, e lei invece, spaventata, non poteva odiare Warhol nonostante la sfruttasse (
Books about a working girl and a writer, an artist, you see, the artist steals the girls stories, makes a uh fortune the girl doesn't get anything,
Baby, your friend is a bloodsucker, you know that?)
E', di conseguenza, una discesa negli inferi, senza denaro e nella spirale della droga a cui era stata iniziata nella Factory e supportata dagli psicofarmaci da lei assunti e dall'alcool. Nessuno si cura più di lei, gli stessi amici, lo stesso Warhol. Solo Syd si preoccupa dell'amica, ormai l'ombra di sè stessa. Che lascia New York e finisce a Santa Barbara in una clinica, finalmente serena. O almeno in apparenza. Poichè nel 1971 muore per intossicazione di barbiturici a soli 28 anni.
Ricostruire gli anni sessanta in un film di un'ora e mezzo non è di certo facile, ma Hickenlooper svolge un lavoro più che dignitoso nelle ambientazioni e nelle caratterizzazioni. Guy Pearce è un Warhol ineccepibile, nei manierismi, nel modo di parlare. Stesso discorso per Hayden Christensen, il cui "Folk Singer" è senza ombra di dubbio il Bob Dylan di prima maniera, dei "
tempi che stavano cambiando" e della protesta contro il Vietnam insieme a Joan Baez. E' Dylan nei movimenti, nel modo di parlare e di muoversi. Ed è l'unico che vede al di la' della patina dorata di Warhol e che tenta di portare via Edie da quel mondo... Edi al quale teneva, al quale voleva bene. Edie che ha una crisi di nervi quando scopre che lui si è sposato scagliandosi contro Warhol, accusandolo di averla distrutta. E quindi mi vorrei soffermare su Sienna Miller.
"Casanova", "The Pusher" e benchèmeno "Alfie" le hanno mai reso giustizia. Da sola regge la maggior parte del film (seppur nulla ho da togliere alla bravura degli altri), mostra la fragilità di questo personaggio, le varie sfumature e sfaccettature. Di una ragazza che brucia di vita, segnata dalla morte di due fratelli, di un padre (soprannominato Fuzzy) che ha per lei attenzioni particolari (Warhol le chiede chi fosse stato il primo uomo che aveva baciato, e lei risponde Fuzzy...), dai ricoveri negli ospedali psichiatrici, dall'ascesa alla caduta.
Insomma, Sienna sa anche recitare, nonostante tutto.
Forse impreciso e frettoloso in alcuni punti, non saprei se definire tali pecche temporanee visto che la versione che ho è quella dell'exclusive run di Los Angeles.
Comunque, i sixties sono tornati.
Voto 9
Reinserita locandinaEdited by leonessa78 - 2/12/2014, 10:49